DM incentivi rinnovabili elettriche: a quando la versione definitiva?

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Ormai da mesi si parla del Decreto Ministeriale che regola gli incentivi agli impianti di produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili, tanto attesto e tanto discusso. Argomento del DM sono gli incentivi per gli impianti: idroelettrici, geotermici, eolici, biogas e biomasse; un DM a parte, denominato Quinto Conto Energia, è stato dedicato interamente agli incentivi per il sistema fotovoltaico. Firmato dai ministri Passera, Clini e Catania il DM sulle Rinnovabili Elettriche è stato scritto, riscritto e rivisto. Le Associazioni sembrano non essere contente, le Regioni italiane hanno chiesto rettifiche, non ascoltate in toto, ed anche la commissione Europea si è espressa sul nostro DM, secondo Bruxells l’Italia, riguardo l’ambito Pacchetto Energia, detto anche 20-20-20, è sulla buona strada, ma alcune modifiche dovrebbero essere riportate, come l’aumento delle soglie per l’iscrizione ai registri e per le aste. Il Governo Italiano visto l’andamento degli incentivi per le fonti rinnovabili, quasi totalmente riversi sul fotovoltaico e più alti rispetto alla media europea, elargiti negli anni precedenti è dovuto intervenire repentinamente. Il boom delle rinnovabili elettriche, che hanno oltremodo efficienza inferiore rispetto alle termiche ed energetiche, ha portato uno sviluppo prematuro del settore, non tenendo conto dell’andamento dei costi delle tecnologie, che con il tempo avrebbero subito una forte diminuzione. In pratica: l’Italia si è vista popolare in un tempo brevissimo di impianti che utilizzano le energie rinnovabili, quando in un lasso maggiore di tempo si sarebbero potuti installare il doppio degli impianti con la stessa spesa. Dopo questo sviluppo prematuro e l’incremento della spesa della bolletta energetica si è dunque arrivati al punto di dover emanare un DM apposito basato sullo sviluppo delle energie rinnovabili con un approccio di crescita più virtuoso, basato sull’ efficienza dei costi e sulla massimizzazione del ritorno economico e ambientale per il Paese. Una riforma contrastata e accolta non favorevolmente dagli operatori, ma ben vista dall’UE che, a lungo tempo, la considera una buon piano energetico. L’ultima bozza del DM rinnovabili è stata firmata ed è al vaglio. Si prevedono due settimane per l’approvazione definitiva, scanso inconvenienti ed entrerà in vigore 01/01/2013.

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