Modem libero, cosa cambia con la delibera AGCOM

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Lo scorso 2 agosto AGCOM, con delibera 348-18-CONS (oramai ribattezzata mediaticamente come “delibera modem libero”) ha disposto un cambiamento significativo nelle politiche di accesso alla rete, con particolare riferimento per la libera scelta delle apparecchiature utili a tale scopo (nella maggior parte dei casi modem e router). Ma cosa cambia?

Modem libero: cos’è e perché potrebbe convenire?

Il cambio di approccio invitato dall’AGCOM prevede che ogni utente possa scegliere di accedere alla rete con un qualsiasi apparato terminale (modem o router) purché rispetti le specifiche tecniche di base stabilite nella normativa. In questo modo, il mercato dei modem subisce un’immediata apertura: gli operatori potranno infatti agire nuovamente in regime di libero mercato, evitando di essere stretti nella morsa concorrenziale degli operatori telefonici, che di fatti puntavano a imporre il “proprio” modem-router. In altri termini, gli operatori di reti pubbliche di comunicazioni e i fornitori di servizi di comunicazione accessibili al pubblico, non possono rifiutare di collegare apparecchiature terminali alla rete se l’apparecchiatura terminale che l’utente ha scelto soddisfa i requisiti di base previsti dalle normative nazionali ed europee, né possono imporre all’utente finale degli oneri aggiuntivi o dei ritardi ingiustificati, o ancora inibire l’utilizzo o discriminare la qualità dei singoli servizi che sono inclusi nell’offerta, nel caso in cui l’utente si colleghi con modem / router di propria scelta.

Cosa cambia per i nuovi utenti?

Chiarito quanto precede, appare ovvio che per i nuovi utenti non ci possa più essere una limitazione di scelta del modem per poter usufruire del servizio di accesso alla rete. Non solo: nell’ipotesi in cui l’utente scelta di utilizzare gli apparati terminali che sono proposti dall’operatore, lo stesso avrà l’obbligo di indicare i limiti e le restrizioni del servizio erogato e gli eventuali costi addizionali per i servizi di installazione e di manutenzioni degli stessi, oltre il costo del noleggio e del riscatto. Gli operatori sono altresì obbligati a formulare, per ogni offerta commerciale che prevede la fornitura dei servizi di accesso alla rete Internet in abbinamento con un’apparecchiatura terminale, anche una proposta che non includa il modem.

Cosa cambia per i vecchi utenti?

Per gli utenti che godono già di servizi con modem o router in comodato d’uso, ci sono importanti novità. Una volta che la deliberà entrerà in vigore, potranno variare l’offerta con una tariffa che preveda la fornitura del modem in forma gratuita e senza oneri aggiuntivi (non potranno essere previsti dei vincoli o degli oneri contrattuali nel caso in cui decida di restituire l’apparato per usare il modem libero). In caso contrario, l’utente potrà recedere dal contratto senza oneri, eccezion fatta quello per la spedizione del terminale da restituire. Insomma, se non ci saranno ricorsi da parte dei servizi di connettività (scenario che tuttavia sembra molto probabile), la delibera AGCOM dal 2019 apporterà qualche interessante cambiamento.

Quando entrerà in vigore questa deliberà?

120 giorni dalla data di approvazione (quindi i primi di dicembre 2018) sempre se non ci saranno ricorsi al TAR, ricorsi che potrebbero far slittare i tempi di entrata in vigore.