Etichetta energetica per gli elettrodomestici: quali i parametri più importanti da considerare?

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Per raggiungere obbiettivi di efficienza energetica ed eco-sostenibilità, sono state istituite delle regole a livello legale che obbligano le aziende produttrici di elettrodomestici a classificare i loro prodotti sulla base di una scala di valore che ne indica l'efficienza energetica e il conseguente impatto ambientale; da qui nasce l'etichetta energetica, il cui compito è quello di orientare i consumatori durante l’acquisto di un elettrodomestico ad una scelta eco-sostenibile. Negli anni l'etichetta si è evoluta a seguito dell'immissione sul mercato di apparecchiature sempre più efficienti dal punto di vista energetico (classi A+, A++, A+++).

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La nuova etichetta energetica per gli elettrodomestici

La nuova Direttiva Quadro, entrata in vigore il 19 giugno 2010 introduce una nuova etichetta energetica, unica per tutti i paesi membri dell' Unione Europea. Esteticamente l’etichetta energetica è rimasta simile alla precedente, con il restyling si introducono le classi energetiche A+, A++, A+++, pittogrammi in sostituzione del testo per indicare alcuni parametri dell'elettrodomestico e dichiarazione.

Quali parametri dobbiamo considerare per ciascun elettrodomestico?

Abbiamo visto prima che l'etichetta energetica è disponibile per vari tipi di elettrodomestici diversi tra loro. Questo perché per ogni elettrodomestico si considerano diversi parametri, che lo rendono più o meno efficiente; se lo schema generale, con l'indicazione delle classi, è perciò uguale per tutti i prodotti (come grafica, non come parametri perché ovviamente un condizionatore consuma molto più di un frigorifero!), le informazioni specifiche sono diverse, e andremo a vedere che cosa possiamo valutare (per confrontare i prodotti) per ciascun elettrodomestico. Di seguito valutiamo le informazioni presenti sui singoli elettrodomestici, ma per capire come scegliere quelli migliori e come risparmiare sull'utilizzo potete consultare la sezione relativa al risparmio energetico per casa ed elettrodomestici.

Frigoriferi, congelatori e conservatori di vino

L'etichetta energetica è la stessa per tutti questi prodotti, perché alla fine servono tutti allo stesso scopo, ovvero conservare il cibo. La differenza di temperatura non pregiudica la classe energetica: un congelatore consumerà sempre più di un frigorifero per portare la temperatura a regime (essendo quella del congelatore più bassa), ma quello che conta per la classe energetica è il rapporto tra differenza di temperatura e energia elettrica consumata. Per questo, anche se consuma meno, un frigorifero può avere classe energetica più bassa di un congelatore. Nell'etichetta troviamo, oltre alla classe energetica:

  • Quanti kWh consuma il dispositivo in un anno, a potenza media;
  • Il simbolo di un cartone di latte (o di una bottiglia di vino), che indica la capacità in litri degli scomparti pensati per i prodotti freschi, non congelati (compare solo sui frigoriferi);
  • Il simbolo di un fiocco di neve, che indica la capacità in litri degli scomparsi pensati per i prodotti congelati, incluso il numero di stelle del congelatore che indica la temperatura raggiunta (si trova solo nei congelatori);
  • Il rumore emesso, misurato in decibel; più è basso, meno rumore fa.

Lavatrici

Per le lavatrici, le informazioni che possiamo trovare in etichetta sono ovviamente diverse rispetto a quelle che possiamo trovare per i dispositivi che abbiamo visto prima. Anche in questo caso, nella prima parte troviamo la classe energetica e il consumo medio in kWh in un anno (220 lavaggi, più il consumo in standby). Oltre a questo, troviamo:

  • Il consumo di acqua, calcolato in 220 lavaggi, indicato in litri, nell'icona con un rubinetto;
  • La capacità di carico per un programma standard, indicato in Kg, con il disegno di una maglietta con sopra il numero di Kg;
  • La classe di efficienza della centrifuga, da A a G, che indica il numero di rotazioni (identificata con una maglietta strizzata da cui scende acqua);
  • Il rumore emesso, indicato in due parti diverse. La prima, che mostra un cestello mezzo pieno, indica il rumore emesso in lavaggio, mentre la seconda, indicata con un cestello pieno, indica il rumore emesso con la centrifuga attiva.

Asciugatrici

L'etichetta energetica per le asciugatrici è diversa da quelle che abbiamo visto fino ad adesso. La parte superiore è simile, indicando la classe energetica e il consumo annuo calcolato per 160 cicli di asciugatura (più o meno tre a settimana), in kWh. La parte inferiore invece mostra altre informazioni sull'asciugatrice:

  • Il tipo di asciugatrice, che può essere a evacuazione (immagine di un'asciugatrice con la spina), a condensazione (asciugatrice con la spina e un cestello) o a gas (asciugatrice senza spina).
  • La durata del ciclo di asciugatura, che corrisponde al ciclo standard, indicata in minuti con il disegno di un orologio;
  • La capacità di carico dell'elettrodomestico, che indica in Kg quando vestiti contiene, indicati con il disegno di una maglietta;
  • Il rumore emesso, in decibel, quando in funzione.
  • Per le asciugatrici a condensazione, viene anche indicata la classe di efficienza della condensazione, che va da A a G, con il simbolo di una bacinella.

Lavastoviglie

Anche per le lavastoviglie, la prima parte dell'etichetta energetica è simile a quella degli altri elettrodomestici, e indica classe energetica e il consumo totale in kWh all'anno, considerato in 180 lavaggi, quindi uno ogni due giorni. Nella parte inferiore troviamo poi:

  • Il consumo di acqua, con il disegno di un rubinetto che indica quanti litri all'anno (180 lavaggi) consuma quella lavastoviglie);
  • La classe di efficienza di asciugatura, che va da A a G (e non è la classe energetica totale dell'apparecchio, perché indica la temperatura che riesce a raggiungere; più alta è la lettera, più alta è la temperatura);
  • La capacità di carico indicata in coperti (un piatto, due posate e un bicchiere formano un coperto, per cui se sono 8 coperti sono 8 piatti, 16 posate e 8 bicchieri), indicata con il disegno del coperto;
  • Il rumore emesso dal programma standard, indicato in decibel.

Televisori

Per quanto riguarda i televisori, che considerano anche i monitor per computer, troviamo nella parte superiore l'indicazione della classe energetica, mentre nella parte inferiore informazioni aggiuntive, ovvero:

  • Il consumo di energia all'anno, indicato in kWh/anno considerando 355 giorni di utilizzo, per 4 ore di uso al giorno;
  • La potenza assorbita dall'apparecchio acceso, indicata in Watt (senza immagini);
  • La presenza dell'interruttore di spegnimento, indicata dall'interruttore con presente (o meno) una spunta, a seconda che ci sia o non ci sia;
  • La lunghezza della diagonale dello schermo visibile, in centimetri e pollici; le due misure si trovano intorno a un piccolo televisore.

Condizionatori

Esistono diverse tipologie di condizionatori, per tecnologia e tipo di aria emessa (calda, fredda o entrambe), per cui la situazione della loro etichettatura è più complessa rispetto alle altre. Per l'etichettatura energetica dei condizionatori si rimanda all'articolo specifico che li tratta.

Lampadine e sorgenti luminose

L'ultima classe di elettrodomestici per cui è obbligatoria l'etichettatura energetica è quella delle lampadine. In questo caso l'etichetta è più semplice, anche considerando le confezioni più piccole. Nella prima parte viene riportata la classe energetica, mentre in basso, senza alcun simbolo, si trova il consumo annuo, calcolato in kWh per 1000 ore di funzionamento. Le lampadine sono l'unico elettrodomestico in cui l'etichetta può essere stampata in bianco e nero. L'etichetta energetica è però prevista anche per altre sorgenti luminose che non sono lampadine, ma che ne necessitano (un lampadario, per esempio, in cui le lampadine anche se sono incluse si possono cambiare). In questi apparecchi non si considera la potenza (ovviamente, perché è la lampadina a richiedere energia), ma la compatibilità con le lampadine e con le loro classi energetiche. Troviamo quindi:

  • La scala delle classi energetiche ma senza la freccia nera, e con alcune classi energetiche barrate, ad indicare la mancata compatibilità;
  • Una scritta che chiarisce se l'apparecchio è utilizzabile con le lampadine al LED (classe A++, A+ e A, mentre le classi più basse sono le lampadine non LED);
  • L'indicazione della presenza inclusa delle lampadine nell'apparecchio e, nel caso, la loro classe energetica e se sono sostituibili dall'utente.