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Sicurezza con Android
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Tra i sistemi operativi per dispositivi mobile (smartphone, tablet, ecc), Android è sicuramente quello più aperto, e questa apertura può essere allo stesso tempo un bene e un male.
È un bene perché non c'è un organismo, come Apple, che controlla dall'alto qualunque cosa succede, per cui le app sono molto più varie e garantiscono più libertà agli utenti; dall'altra parte, lasciano molto più spazio alle minacce informatiche, da cui dobbiamo pertanto saperci difendere.
Sia che utilizziamo internet mobile che internet a casa, magari con connessione Wi-Fi, i pericoli sono infatti sempre dietro l'angolo. Conosciamoli e cerchiamo di capire come ci si difende.
Le funzioni di sicurezza di Android
Sui menu delle impostazioni di Android, ci sono alcune opzioni che permettono di rendere sicuro il nostro smartphone: devono essere attivate, perché si tratta fondamentalmente di inserire alcune password che proteggono alcune sezioni importanti, come gli acquisti con carta di credito che potrebbero dare accesso ai nostri soldi ad eventuali malintenzionati.
In questo caso lo scopo è quello di impedire a chiunque di leggere le nostre informazioni, anche se deve essere una persona fisica e non una persona che si collega in Wi-Fi da chissà quale parte del mondo.
Disattivare la connessione alle Wi-Fi libere
Le Wi-Fi libere, quelle messe a disposizione dagli alberghi o dai comuni, non sono protette e chiunque si colleghi a queste reti, volendo, può riuscire a capire che cosa stiamo facendo, e se stiamo consultando l'app della bostra banca... beh...
Per questo conviene disattivare la connessione automatica alle reti Wi-Fi pubbliche, così da essere sicuri che nessuno possa "frugare" nel nostro telefono a nostra insaputa; inoltre è importante proteggere con una password la nostra rete Wi-Fi di casa per evitare che qualcuno possa entrarci e navigare sui nostri dispositivi proprio mentre siamo a casa, nel posto che dovrebbe essere più sicuro.
Evitare i market Android alternativi
Rispetto ai dispositivi Windows Phone ed iOS, su Android si possono utilizzare anche dei market alternativi al Play Store, il negozio ufficiale Android.
E se alcuni negozi, come quello Samsung o quello Amazon, sono sempre e comunque sicuri, altri, magari stranieri, non lo sono così tanto: alcune app che sono in questi market potrebbero essere in realtà dei virus, per cui danneggiare il nostro dispositivo, oppure dei programmi spia che inviano le nostre informazioni private a chissà chi. Il tutto a nostra insaputa. Meglio non scaricare da quei market.
Comprendere le autorizzazioni richieste dalle app
Come sistema di sicurezza, Android prima di aprire un'app ci fa sapere a quali parti del telefono quell'app vuole accedere. Un'app potrebbe chiederci di accedere alla localizzazione, alla fotocamera e alle nostre foto. Chiediamoci: perché?
Un programma di fotoritocco potrebbe voler accedere alle nostre foto per poterle prelevare, quindi modificare, ma se lo stesso programma vuole accedere al microfono, quando con l'audio non c'entra nulla... Meglio non concedergli quell'autorizzazione.
Utilizzare gli antivirus
Per Android esistono una serie di applicazioni utili per la sicurezza (Avast, Avira, società di sicurezza famose anche su computer), che fanno la parte degli antivirus: è conveniente installarne almeno una, perché oltre a verificare la presenza di virus, trojan, spyware, adware ed altre minacce che con il tempo sono state rese disponibili per Android, spesso riescono a creare anche dei firewall che criptano la connessione, quindi che cosa stiamo facendo.
Un po' come se la connessione "normale", la Wi-Fi, fosse un corridoio all'aperto e questi programmi mettessero un cancello e delle catene all'inizio del corridoio.
Attenzione al Rooting
Il Rooting è quel processo necessario a sbloccare alcune funzioni avanzate di Android normalmente non utilizzabili. Per chi è pratico di iOS, sarebbe il "jailbreak ler Android".
Questa operazione però su Android è molto profonda e può modificare radicalmente il sistema operativo, per cui eseguiamo questo procedimento solo se ne abbiamo reale utilità e se sappiamo precisamente che cosa stiamo andando a fare: le modifiche profonde, infatti, non saranno accessibili solo a noi, ma apriranno anche la strada ad eventuali malintenzionati che potrebbero entrare nello smartphone, accedere ai nostri dati personali e, nel caso, compromettere totalmente il funzionamento dello smartphone.
Di più: il rooting apre alcune "porte" normalmente non sorvegliate dagli antivirus di cui parlavamo prima.