Canone RAI 2017 in bolletta: modalità di pagamento e di esonero
Il 2016 ha introdotto una novità che spaventa particolarmente tutti i consumatori che usufruiscono dell'energia elettrica (ovvero tutti, senza distinzione): il canone RAI si troverà nella bolletta elettrica e non dovremo più pagarlo come una tassa a parte. Anche per il 2017 sarà così ed in questo articolo scoprirai le modalità di pagamento e anche le modalità e le condizioni per non pagarlo. Questa novità arriva direttamente dalla Legge di Stabilità, e serve principalmente per evitare le tante morosità relative al mancato pagamento di questa tassa. Fattore che peraltro fa passare il canone Rai dai 113€ del 2015 ai 90€ del 2017.
Come si pagherà il canone
Il nuovo canone RAI verrà pagato dagli intestatari della bolletta elettrica come una voce separata che va ad aggiungersi al totale della bolletta, solo non gravata dall'importo IVA. Sul canone che è già una tassa quindi non si paga l'IVA, che si paga solo per il consumo elettrico. Quest'anno (2017), il canone dovrebbe essere spalmato per un importo di 9 euro al mese su tutte le bollette dell'anno, fino ad Ottobre (quindi 90€ in totale). Chi acquisterà un televisore durante l'arco dell'anno pagherà una quota del canone annuale, quota proporzionale ai mesi di detenzione dell'apparecchio TV.
Chi è obbligato a pagare il canone
Questo è un altro punto piuttosto oscuro della situazione. Il canone, infatti, deve essere pagato da chiunque detenga un apparecchio in grado di ricevere le trasmissioni televisive (e, già qui, non è chiaro se si parli solo di televisore o anche di computer, tablet e smartphone per via dello streaming; nelle interviste i responsabili parlano solo di televisore ma ancora non c'è una normativa che lo metta nero su bianco). Si presume che l'intestatario di un contratto di energia elettrica abbia un televisore e sia quindi obblicato a pagare il canone, che però deve essere pagato una volta per ogni famiglia, indipendentemente dal numero di case o di televisori o di componenti del nucleo familiare. Questo apre ad una vasta gamma di situazioni diverse:
- Se il marito, utente domestico residente, è intestatario del contratto di energia elettrica e la moglie del canone, ad esempio, dovrebbe non arrivare al marito la maggiorazione in bolletta e alla moglie (anch'essa residente) dovrebbe invece arrivare il vecchio bollettino degli anni passati. In ogni caso la famiglia è tenuta a pagare un solo canone.
- Un utente domestico non residente teoricamente paga già il canone nella sua residenza, per cui non dovrebbe pagarlo anche nella seconda casa. A meno che nella seconda casa sia residente un'altra persona, come il figlio, che non è l'intestatario (che sarebbe il padre), e allora deve pagarlo lui.
- Se io sono in una casa ad affitto e l'utenza della bolletta elettrica è intestata a me, devo pagare io che sono l'inquilino il canone, perché non faccio parte dello stesso nucleo familiare di chi affitta.
- Se io sono il proprietario della casa in cui vive un inquilino ma l'intestazione delle bollette è rimasta a me... È un punto piuttosto oscuro. Teoricamente l'inquilino dovrebbe pagare il canone per conto proprio con il vecchio bollettino, ma visto che la casa è mia, una seconda casa, e io pago già il canone nella mia prima casa... Uno dei tanti punti a dover essere chiarito.
Da precisare infine che non è più previsto il suggellamento del televisore (la chiusura in un sacco con i sigilli da parte della polizia) per cui non si può essere esentati da pagare il canone dicendo di avere il televisore ma di non utilizzarlo (anche perché tanto la polizia il suggellamento non lo faceva praticamente mai).
Come non pagare il canone RAI
Forniamo quindi alcune precisazioni per le persone che, come abbiamo visto prima, non devono pagare il canone RAI perché sono esenti o perché non hanno un televisore. Per prima cosa, bisogna ricordare che il canone viene messo sulla bolletta elettrica dell'intestatario della bolletta nella famiglia di residenza, per cui è impossibile che per ogni nucleo familiare, essendo presente una sola fornitura elettrica, arrivino più canoni. Se in passato il canone era intestato alla moglie e la fornitura al marito, dal 2016 la questione è stata azzerata e il canone sarà addebitato sulla bolletta elettrica del marito. Per chi ha una nuova casa, o va a vivere in affitto (il canone lo deve pagare l'inquilino, non il proprietario), il canone andrà automaticamente sulla bolletta dell'intestatario del servizio elettrico. Se vogliamo chiedere l'esonero dal pagamento del canone, ci sono delle scadenze da rispettare, ovvero:
- La richiesta va fatta entro il 31 Gennaio dell'anno in corso, a partire da Luglio dell'anno precedente (per cui, per chiedere l'esenzione 2018 c'è tampo dal 1 Luglio 2017 al 31 Gennaio 2018); fuori da questo lasso temporale, l'esenzione non potrà essere richiesta.
- Nel caso in cui abbiate cambiato casa, o siate andati a vivere in affitto, la scadenza per richiedere l'esenzione del canone è di un mese dall'inizio della residenza (attenzione, non dall'inizio della fornitura elettrica, perché se per esempio siete andati a vivere il 1 Febbraio ma siete residenti dal 1 Marzo pagate il periodo 1 Febbraio - 1 Marzo come non residenti, e per quel periodo il canone non deve essere pagato). Se superate il mese di residenza, non potrete più chiedere l'esenzione per quell'anno, anche se la potrete chiedere per l'anno successivo.
Ricordiamo che l'esenzione va chiesta ogni anno, con le stesse modalità; infatti, la richiesta di esenzione è valida solamente per l'anno in corso, e deve essere rinnovata l'anno successivo. Inoltre, ricordiamo che è esente dal pagamento del canone RAI chi non ha un televisore o un sintonizzatore, insomma chi non si collega all'antenna sul tetto, come specificato da questa nota. Per cui se avete un computer, internet, tablet, smartphone e così via, e guardate Sky, Netflix, Mediaset Premium ma anche i canali RAI in streaming non siete tenuti a pagare il canone e potete presentare l'autodichiarazione.
Come si presenta l'autodichiarazione?
Per fare in modo, secondo me, di rendere difficoltosa la richiesta di esenzione evitare di pagare il canone RAI non è affatto semplice, anzi. E' piuttosto complesso, e soprattutto i tempi sono molto distesi, per cui consiglio caldamente di iniziare subito, a Luglio, o comunque al momento in cui prendete la nuova residenza, le pratiche per l'esenzione. Pratiche che si possono inviare in tre modi diversi:
- Per raccomandata, senza busta; è la soluzione più semplice di tutte, ma considerate un costo di circa 7 euro per la raccomandata perché, essendo senza busta, è considerata un "pacco non ordinario" e quindi costa più del normale. Inoltre, non riceverete alcuna comunicazione dell'avvenuta esenzione, motivo per cui è importante tenere la ricevuta della raccomandata, per poter chiedere il rimborso nel caso in cui il canone, anche mesi dopo, vi fosse addebitato comunque.
- Con le credenziali FiscoOnline, che servono per entrare nella propria area riservata del sito dell'Agenzia delle Entrate. Se le credenziali le avete, è in assoluto il modo più semplice per chiedere l'esenzione, perché potete entrare nel sito e (al di là della difficoltà di trovare la sezione giusta) compilare direttamente online il modulo di adesione. Discorso diverso se le credenziali non le avete: per richiederle, infatti, è necessario oltre al codice fiscale anche il totale della dichiarazione dei redditi dell'anno precedente, che dovete cercare o chiedere al commercialista che ve l'ha fatta. Inseriti i dati necessari, verrà rilasciato metà del PIN che serve per entrare; l'altra metà vi verrà inviata per posta almeno quindici giorni dopo, per cui ci sta che salti la scadenza entro la quale richiedere l'esenzione del canone; in questo caso, dovete procedere con la raccomandata, per evitare che la lentezza di consegna della lettera possa impedirvi di chiedere l'esenzione.
- E' possibile anche inviare via PEC la richiesta, ma in questo caso oltre alla PEC serve anche la Firma Digitale, che non tutti hanno; se non si hanno tutte e due, non si può usare questa modalità. La PEC va inviata a [email protected].
Con il secondo metodo, alla fine della procedura sarà possibile salvare una pagina, quella relativa alla richiesta di adesione, che sarà quindi utilizzabile come ricevuta; il consiglio è quello di stamparla, nel caso si presentassero problemi in seguito. Per procedere, quindi, con le istruzioni o con l'accesso a FiscoOnline (o EntraTel, per le aziende, ma qui le cose sono un po' diverse...) a richiedere l'esenzione potete visitare il sito dell'Agenzia delle Entrate.
Chi non è obbligato a pagare il canone
Ci sono però delle persone che non sono obbligate a pagare il canone, e sebbene non sia anche in questo caso semplice capire la situazione, ci sono quantomeno degli indizi:
- Gli intestatari di bolletta elettrica nel cui nucleo familiare c'è già qualcun altro che paga il canone (quello che abbiamo detto prima);
- Chi fa un'autocertificazione all'Agenzia delle Entrate di competenza di non possedere un apparecchio televisivo (qui si parla proprio di televisore) potrà richiedere l'annullamento del canone. Dichiarare il falso è perseguibile penalmente.
- Le persone che hanno più di 75 anni e che hanno un reddito inferiore ad 8.000 ero annui possono richiedere l'esenzione. Sono pochi per cui si suppone siano personali e relativi all'intestatario dell'abbonamento RAI e non al nucleo familiare. Ma anche qui è poco chiara la situazione.
Cosa cambia per i clienti non privati?
Per fortuna, i clienti non privati quindi le attività possono tirare un sospiro di sollievo: non incapperanno in alcuno di questi problemi, perché la Legge di Stabilità si riferisce solamente ai clienti privati, per cui le attività continueranno a pagare il canone, se previsto, con le modalità in vigore fino al 2015. In pratica, quindi, per le aziende non cambia nulla.