Quanto consuma un climatizzatore fisso monosplit?
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Vorresti capire quanta energia elettrica consuma un climatizzatore di tipo monosplit? La risposta non è facile da dare in quanto entrano in gioco diversi fattori come la tecnologia del climatizzatore e la classe di efficienza energetica, nonostante ciò qui troverai delle tabelle che possono darti un'idea del consumo di un climatizzatore.
Se necessiti dei dati relativi all'assorbimento elettrico, magari perché vuoi capire se devi aumentare la potenza contrattuale ed in caso affermativo di quanto devi aumentarla, ti rimando all'articolo "Climatizzatori: come passare da BTU a kW e viceversa?"
Energia elettrica consumata
Se vuoi sapere il consumo energetico e quindi quanto ti costa un'ora di funzionamento del tuo climatizzatore allora puoi proseguire nella lettura.
A) Conosci il modello del climatizzatore
Partendo da marca e modello puoi provare a cercare la scheda tecnica del climatizzatore su internet. Se la ricerca è andata a buon fine puoi seguire il ragionamento che ti illustrerò di seguito, in caso contrario passa al punto B. Dalla scheda tecnica estrai i dati relativi alla potenza assorbita in raffrescamento ed in riscaldamento: l'energia assorbita in un'ora sarà pari a questo valore. Cioè se la potenza è 0,5 kW, l'energia assorbita in un'ora è 0,5 kWh (occhi all'unità di misura), se la potenza è 1,1 kW l'energia assorbita in un'ora è di 1,1kWh. In generale l'energia è pari al prodotto tra potenza è tempo, nel stro caso la potenza è in kW ed il tempo è espresso in ore (approfondisci). Quindi così facendo avrai idea di quanto può consumare mediamente in un'ora un climatizzatore, mediamente perché nelle giornate di clima più gravoso consumerà di più ed in quelle con clima meno gravoso consumerà di meno.
B) Non conosci il modello o non puoi reperire la scheda tecnica
In questo caso ci vorrebbe una bella tabella che risolva il problema. Come visto nel punto precedente, per poter capire quanto consuma un climatizzatore di poenza xyz BTU dobbiamo conoscere la potenza media assorbita (kW) e moltiplicarla per le ore di funzionamento (h), ottenendo il consumo energetico in kWh. Fare ciò non è facile in quanto entra in gioco la classe di efficienza energetica dell'apparecchio oltre che le caratteristiche costruttive della macchina di climatizzazione. La classe energetica, che troviamo obbligatoriamente indicata su diversi elettrodomestici tra cui il condizionatore, mette in relazione il consumo in kWh dell'elettrodomestico con l'unità di tempo, in generale l'anno, con un tempo di accensione standard (definito dal Reg. UE 626/2011). Questo significa che se un elettrodomestico consuma X, l'elettrodomestico che a parità di potenza e di tempo di accensione consuma meno finirà nella classe energetica più alta rispetto al precedente. Da quello che abbiamo detto sopra si capisce bene che non è possibile stabilire a priori un consumo univoco associando ad ogni misura in BTU e a ogni classe energetica un consumo in kWh. Questo per una serie di motivi:
- I BTU, abbiamo visto prima, hanno diverse definizioni tecniche, che possono variare una dall'altra;
- I BTU indicati su un climatizzatore non sono mai quelli che realmente ha. Un climatizzatore pubblicizzato come "9000 BTU", andando a leggere la scheda tecnica ci rendiamo conto che magari ha 8100 BTU oppure 9900 BTU. Chiaramente, è difficile fare un confronto tra i due (è ovvio che il secondo consuma di più!).
- I BTU indicati sono relativi al raffreddamento, mai al riscaldamento. Perché lo stesso climatizzatore, per motivi di fisica dell'aria, può avere magari 9.000 BTU in raffreddamento e 11.000 BTU in riscaldamento, ma viene pubblicizzato sempre come "9000 BTU", e questo genera ancora un po' di confusione.
In ogni caso, prendendo in considerazione i climatizzatori di varie marche e modelli riusciamo a fare una stima del consumo, relativamente ai BTU, e mettere in relazione i BTU, la classe energetica e il consumo in kWh. Da una tabella come questa, che però è puramente indicativa visti i motivi che abbiamo scritto qui sopra, si può capire quali siano in modo approssimativo i consumi e, soprattutto, le differenze delle varie classi energetiche a parità di BTU. La prima tabella indica i valori dei consumi (kWh) in modalità raffreddamento.
9000 BTU | 12000 BTU | 18000 BTU | 24000 BTU | |
Classe A+ | 0,6 | 1,0 | 1,5 | 2,0 |
Classe A++ | 0,56 | 0,95 | 1,4 | 1,9 |
Classe A+++: | 0,50 | 0,90 | 1,3 | - |
La tabella seguente invece indica i valori relativi alla modalità di riscaldamento del climatizzatore, chiaramente se il prodotto ha questa capacità (i portatili, ad esempio, di solito non riscaldano ma raffreddano solamente).
9000 BTU | 12000 BTU | 18000 BTU | 24000 BTU | |
Classe A: | - | - | 1,7 | 3,6 |
Classe A+ | 0,9 | 1,0 | 1,6 | 3,1 |
Classe A++ | 0,75 | 1,0 | 1,5 | - |
Classe A+++: | 0,6 | 0,8 | - | - |
Voglio evidenziare nuovamente che questi valori sono indicativi e servono solamente a dare un'idea del consumo di questo tipo di elettrodomestici. Infine, vorrei segnalarti che se non hai ancora scelto il modello di climatizzatore puoi leggere le recensioni di diversi modelli nella sezione "Climatizzatori fissi split", mentre se vuoi massimizzare questo tuo investimento nel comfort ti consiglio di richiedere gratis dei preventivi a installatori della tua zona (puoi farlo con il bottone qui sotto).