Fotovoltaico casa: incentivi statali
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Fino a qualche anno fa erano presenti dei veri e propri incentivi statali efficienza energetica, (il famoso conto energia), nel 2020 il fotovoltaico domestico (con o senza accumulo) viene incentivato con la detrazione fiscali del 50% della spesa sostenuta. Ma come funzionano le detrazioni? Conviene ancor oggi investire nel fotovoltaico?
1. Come funzionano le detrazioni fiscali per il fotovoltaico e i sistemi di accumulo?
Come già detto, oggi, l’incentivo statale relativo all’installazione di impianti fotovoltaici avviene in maniera differente rispetto alle formule di remunerazione diretta attuate in passato. Queste ultime, in realtà, in parte trovano ancora applicazione all’interno del Decreto Rinnovabili, ma valgono solo per impianti con potenze al di sopra dei 20kW. Per gli impianti più contenuti, come quelli domestici, terminati gli incentivi del cosiddetto Quinto Conto energia, anche per il 2019 l’unica possibilità di ottenere degli sgravi fiscali per l’installazione di pannelli fotovoltaici è affidarsi al bonus ristrutturazione. Questa detrazione fiscale consente un recupero del 50% di tutto ciò che si è speso, per un tetto massimo di spesa pari a 96.000 euro per immobile (ovvero la detrazione ammessa sarà al massimo di 48.000 euro). È un bonus in tutto e per tutto equiparabile a quello che si può ottenere ristrutturando casa e non va in alcun modo confuso con il cosiddetto Ecobonus. Quest’ultimo, infatti, con un’aliquota maggiorata pari al 65%, pur sempre detraibile in 10 anni, è riservato ad alcuni specifici interventi volti al “Risparmio energetico” ed è fruibile, invece, qualora si installino dei pannelli solari termici. Le regole pratiche per poter fruire di questa detrazione IRPEF sono piuttosto semplici. Basta conservare tutti i documenti che provino l’effettivo ammontare delle spese sostenute per l’acquisto e l’installazione dell’impianto fotovoltaico e soprattutto bisogna sempre pagare tutto tramite apposito bonifico bancario, ovvero servendosi del modulo di pagamento dedicato alle detrazioni fiscali. Fatto questo, per il resto,non è più dovuta alcuna comunicazione né all’Agenzia delle Entrate né all’Enea. Basterà, in fase di dichiarazione IRPEF, dare le ricevute al commercialista, o ricordarsi in prima persona di detrarre un decimo della metà di quanto speso, per tutti i 10 anni successivi all’intervento. Facciamo un esempio. Se si acquista un impianto fotovoltaico che in tutto, considerato anche il progetto, l’installazione e la messa in funzione costa di €10.000 (IVA inclusa), sarà possibile detrarre dall’IRPEF complessivamente €5.000 (il 50%). Ciò significa che per 10 anni successivi, pagherete, ogni anno, 500 euro in meno di imposta sul reddito.
2. Chi può accedere alle detrazioni fiscali?
Ci sono una serie di figure che possono accedere alle detrazioni, che sono le seguenti:
- Il proprietario dell'immobile sul quale vengono realizzati gli impianti;
- Il titolare di un diritto di godimento sull'immobile (usufrutto, uso, abitazione);
- Gli inquilini o i comodatari dell'immobile (chiaramente dipende dal contratto);
- I soci di cooperative e delle società semplici;
- Gli imprenditori individuali, solo per gli immobili non strumentali.
Restano esclusi dal bonus, invece, gli impianti di potenza superiore a 20 kW, gli impianti di cui l'energia prodotta viene rivenduta e soprattutto le aziende, per cui il bonus in generale è previsto solo per i privati (salvo le eccezioni indicate sopra).
3. Ma conviene realmente installare un impianto fotovoltaico nel 2020?
In questi anni, la costante diminuzione del costo degli impianti fotovoltaici e la maggiore efficienza degli stessi ha fatto propendere molti privati e molte aziende verso il voler installare un impianto fotovoltaico sui propri immobili, per autoprodurre l'energia elettrica necessaria al proprio fabbisogno annuale. Abbiamo fatto una simulazione è la risposta è affermativa a patto di soddisfare alcuni requisiti, che sintetizzati sono: giusto dimensionamento dell'impianto in funzione del proprio fabbisogno energetico e corretta installazione dell'impianto (cioè bisogna affidarsi ad un installatore qualificato). Concludo quest'articolo lasciandoti nel box qui sotto.