Tipologie di contratto gas metano e aliquota iva

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La tipologia di fornitura del gas metano può influenzare il prezzo di fornitura dello stesso, in quanto differenti i meccanismi che determinano i costi per i clienti domestici e quelli non domestici: ma quali sonole tipologie di contratto oggi in vigore? Quali le differenze dal punto di vista economico? Scopriamolo insieme!

Le tipologie di contratto per la fornitura di gas metano

Per il mercato del gas naturale (metano) sono previste le seguenti tipologie di contratto: 1. Cliente domestico: persona fisica, che utilizza il gas per alimentare un'abitazione da un unico punto di prelievo PDR; 2. Condominio con uso domestico, ossia il punto di riconsegna PDR che alimenta un intero edificio, diviso in più unità catastali, in cui ci sia almeno una unità abitativa con utilizzi analoghi a quelli di un cliente domestico. Il contratto per tale punto di riconsegna può anche essere intestato ad una persona giuridica a patto che svolga le funzioni di amministratore del condominio e non sia una società che fornisce servizi di gestione calore o energia; 3. Usi diversi: clienti che usano il gas per usi diversi da quelli elencati ai punti precedenti.

Il regime IVA per gli utenti domestici

Spesso ricevo domande sul regime dell'iva, in quanto in passato esistevano delle agevolazioni per chi usava il gas metano solo per uso "cottura e acqua calda sanitaria", in particolare per questa tipologia di utenze l'iva pagata era del 10%, contro il 20% (oggi 22%) di chi usava il gas anche per il riscaldamento (quindi "cottura, acqua calda sanitarie e riscaldamento). Oggi non esiste più questa distinzione: la tariffazione per i clienti domestici prevede iva al 10% sui primi 480 smc annui consumati e al 22% sui consumi eccedenti oltre tale soglia. In poche parole, onde evitare confusione e a volta anche frodi (chi dichiarava solo cottura e poi usava il gas per riscaldarsi, senza venire scoperto dal fornitore), hanno identificato in 480 smc di gas il consumo medio annuo necessario per cucinare e riscaldare l'acqua calda sanitaria, applicando a questo scaglione un'aliquota iva agevolata del 10%.

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