Cos'è e a cosa serve uno smartwatch?


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Tutti ne parlano, gli operatori di telefonia cominciano a proporli e molti ne indossano uno: lo smartwatch è lo strumento elettronico del momento, grazie alle sue mille potenzialità. Cerchiamo insieme di fare un identikit degli smartwatch, di definire cosa possono (e non possono) fare e quali sono i modelli più utilizzati. Lo smartwatch è sicuramente uno di quegli strumenti tecnologici che destano molto interesse, vuoi perché richiamano le prodezze degli 007 o le prestazioni impensabili dell'ispettore Gadget. Il passo dalla curiosità all'acquisto e, soprattutto, alla soddisfazione dell'utente finale dipende da cosa ci aspettiamo: per le sue dimensioni e la sua conformazione, lo smartwatch non può in tutto e per tutto sostituire uno smartphone, ma può sicuramente agevolarci la vita, a patto di non pretendere di avere una Canon o il portatile al polso. Vediamo quindi di seguito cosa si può e cosa non si può fare con un "orologio intelligente".
Cosa posso fare con uno smartwatch?
Lo smartwatch è un orologio intelligente, cioè un oggetto ad alta tecnologia da portare al polso sia per visualizzare facilmente l'ora, ma anche e soprattutto per utilizzare le numerose funzioni, simili a quelle di uno smartphone, che è in grado di supportare. Fra queste, con lo smartwatch si può- riprodurre la musica tramite auricolari o in viva voce;
- telefonare;
- inviare e ricevere mail se connessi via Bluetooth con lo smartphone;
- gestire la propria agenda ed essere avvisati delle scadenze;
- avere a disposizione il bollettino meteo in tempo reale (temperature e previsioni giorni successivi);
- monitorare le proprie prestazioni sportive (anche in bicicletta e - se resistente all'acqua - in piscina); i principali smartwatch sono compatibili con applicazioni leader nel settore come Runtastic o Runkeeper;
- geolocalizzare la propria posizione (utile nel caso in cui occorre chiamare dei soccorsi in luoghi impervi, come in montagna);
- scattare foto e video (se nello smartwatch è presente una piccola foto-videocamera integrata);
- rintracciare lo smartphone se non lo si trova più;
- pagare i propri acquisti;
- monitorare i propri figli (se anch'essi indossano uno smartwatch o un sensore, se molto piccoli);
- monitorare il nostro battito cardiaco, la nostra pressione arteriosa;
- utilizzare le app installate sullo smartphone.
Cosa non posso fare con uno smartwatch?
Lo smartwatch da solo (cioè senza essere abbinato a uno smartphone) non può fare molto, anzi. Se manca, quindi, la connessione che mette in collegamento questi due dispositivi, lo smartwatch è pressoché inutile. Inoltre, con questo strumento non possiamo- contare su un'autonomia molto ampia;
- telefonare senza avere un auricolare (a parte i pochissimi i modelli con microfono integrato);
- rispondere alle e-mail;
- scrivere testi o prendere appunti;
- leggere e-book (o almeno è faticosissimo).
Quali i modelli più famosi?
Sono sempre di più i produttori che stanno lanciando modelli di smartwatch sul mercato, fra questi i più famosi sono:- Apple watch: non poteva mancare l'orologio della mela morsicata, disponibile in diverse versioni;
- Pebble: sono due i modelli più famosi, Time e Time Steel. Entrambi compatibili sia con Android che con iOs, hanno una autonomia di circa 7 e 10 giorni rispettivamente. Si caratterizzano per avere sempre in evidenza l'orario.
- Sony Smartwatch 2: disponibile in numerosi colori, questo smartwatch è compatibile solo con Android. Ha un autonomia di 4 giorni circa, resiste all'acqua e alla polvere;
- Samsung Galaxy Gear: con circa 25 ore di autonomia, il Samsung Galaxy Gear è stato il primo smartwatch lanciato da un colosso della telefonia. Ha schermo multitouch Super AMOLED, microfono e telecamera incorporati al cinturino.