Anche per il 2015 detrazioni fiscali del 65% per la riqualificazione energetica
Gli interventi di “efficientamento”, così li chiamano, sono di nuovo incentivati dallo stato in maniera sostanziosa: le detrazioni fiscali destinate agli interventi di riqualificazione energetica (relativi ad edifici già esistenti con esclusione, dunque, di quelli nuovi) copriranno ben il 65% della spesa effettuata dal cittadino che deciderà di beneficiarne. Insomma, il nuovo Ecobonus previsto dalla Legge di stabilità e già sulla bocca di tutti e mira a risollevare l’economia ammaccata del nostro Paese, incentivando le ristrutturazioni e garantendo l’efficienza energetica. All’inizio della settimana scorsa, Maurizio Lupi, il Ministro dei Trasporti, aveva infatti anticipato: “Ci siamo impegnati tutti affinché nella legge di stabilità ci fosse questo provvedimento: è quello che serve all’Italia per uscire dalla crisi, con la defiscalizzazione per rimettere in moto con fiducia i consumi dei cittadini e riqualificare un intero patrimonio edilizio. Questa è la strada giusta. Sono certo che nella legge di stabilità questo provvedimento ci sarà e si completerà quindi con il decreto sblocca Italia, che mette 4 miliardi di euro a disposizione”. Secondo il testo di legge che aveva stabilito tali sgravi fiscali (la Legge n.147 del 2013) a partire dal 2015 la detrazione del 65% avrebbe dovuto essere abbassata fino al 50% ma, evidentemente, tale previsione è stata modificata, permettendo a chi dovesse effettuare questi interventi di approfittare di una detrazione di gran lunga superiore, anche se, nei due anni successivi (2016 – 2017) le quote verranno progressivamente ridotte. La conferma di questo Ecobonus mira alla realizzazione di svariati obbiettivi, tutti ammirevoli da punto di vista della sostenibilità energetica ed ambientale: innanzitutto si vuole ottenere un calo dei consumi e, dunque, un risparmio di energia elettrica e gas per i cittadini e in secondo luogo una riduzione delle emissioni inquinanti. Altro beneficio, non meno importante, un aumento del PIL grazie a quella che dovrebbe essere una maggiore richiesta di interventi nel settore delle ristrutturazioni per la riqualificazione energetica.