Termosifoni: come scegliere quelli giusti?
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Per il nostro benessere domestico, il riscaldamento dei locali è essenziale e, indubbiamente, i termosifoni ricoprono un ruolo decisivo, anche se spesso sono poco conosciuti. Ecco, quindi, che in questo post cercheremo di conoscere meglio il loro funzionamento e i materiali con cui sono realizzati per ottimizzare il riscaldamento domestico.
Come funziona il termosifone?
Il termosifone (chiamato anche calorifero) è un componente del sistema di riscaldamento utilizzato nelle abitazioni e in ambienti di medie dimensioni. Il suo compito è quello di propagare il calore generato dall'acqua che scorre al suo interno, acqua che viene scaldata dalla caldaia e che arriva allo stesso tramite un sistema di tubazioni, spesso ubicate sotto il pavimento. Un capitolo a parte lo meritano le scaldasalviette, sottocategoria dei termosifoni, studiate appositamente per bagni e cucine. Il loro scopo è sia quello di scaldare l'ambiente che togliere l'effetto di aria che "sa di muffa" che salviette e accappatoi bagnati portano con sé. Sono specificamente trattate per resistere all'umidità, occupano pochissimo spazio e negli ultimi anni presentano innovative linee che coniugano design a praticità (alcune, ad esempio, sono a forma di mensola) Del termosifone sono importanti sia la dimensione, calcolata in base al numero di elementi o moduli di cui è composto (più è grande il calorifero, più scalda), che il materiale con cui il calorifero è costruito.
Termosifoni in ghisa: pro e contro
La ghisa è stata storicamente il primo materiale utilizzato per realizzare termosifoni e che conserva ancora una discreta fetta di mercato. Uno dei motivi del suo successo è la notevole inerzia termica: ciò significa che possiamo spegnere l'impianto di riscaldamento e un termosifone in ghisa sarà in grado di propagare ancora calore nel locale, ma di contro, il termosifone in ghisa richiede parecchio tempo per scaldarsi. Sicuramente questo può comportare un limite se si utilizzano in ambienti domestici che usiamo saltuariamente (ad esempio, la taverna) in quanto dall'accensione dell'impianto al riscaldamento dei locali spesso trascorrono intervalli di tempo non trascurabili. Un altro limite del termosifone in ghisa è sicuramente quello estetico: trattandosi di un materiale pesante, le linee disponibili non sono molte e, per giunta, nemmeno trendy. Inevitabilmente, l'impatto visivo è piuttosto brutto; se collocati in case contemporanee possono sembrare pesci fuor d'acqua, mentre possono dare un tocco in più a rustici, casali, case d'epoca, coniugando un'estetica vintage alla funzionalità (sono efficaci contro spifferi e umidità, tipici di immobili di altri tempi). Economicamente parlando, hanno un costo contenuto.
Termosifoni in acciaio: pro e contro
Se la ghisa nei caloriferi rappresenta il passato, l'acciaio è il futuro. L'acciaio è stato recentemente introdotto sul mercato (circa 15 anni fa), viene sempre più utilizzato negli impianti moderni ed è sicuramente figlio del suo tempo: le sue parole d'ordine sono risparmio energetico e rendersi elemento d'arredo. Quello che forse più colpisce di questi termosifoni sono, infatti, le linee: leggere, poco ingombranti, eleganti, originali e innovative rendono il calorifero parte integrante dell'arredamento; per le prestazioni si scaldano in maniera decisamente più veloce di quelli in ghisa, ma allo tempo si raffreddano in tempi molto inferiori. Il che può essere un difetto: anche se da' valore aggiunto all'occhio, il calorifero in acciaio non eccelle per il riscaldamento, funzione primaria a cui sarebbe deputato. Per questo, spesso viene installato nei bagni dove le sue prestazioni possono dare il meglio e le sue linee riescono a esaltare il design del locale; sconsigliato in generale per il riscaldamento di grossi ambienti (sale e soggiorni), il termosifone in acciaio ha un costo molto elevato, rispetto ai modelli realizzati con altri materiali.
Termosifoni in alluminio: pro e contro
Presenti sul mercato dagli anni Settanta, i termosifoni in alluminio si collocano a metà strada fra i termosifoni in ghisa e in acciaio, sia per rese termiche che per design. Si scaldano, ma anche si raffreddano più velocemente rispetto a quelli in ghisa, ma vantano una discreta gamma di linee, tuttavia non paragonabili a quelle in acciaio. Sono i più economici sul mercato e anche i più facili da installare; per la loro capacità di scaldare in tempi brevissimi gli ambienti, sono indicati anche per seconde case.
Migliorare le prestazioni e l'efficienza energetica dei termosifoni
Acciaio, ghisa o alluminio: a prescindere da quale sia il materiale scelto, ci sono dei comportamenti che bisogna sempre tenere a mente per non impattare negativamente sulle prestazioni termiche. Quando sono in funzione, i termosifoni non devono mai essere coperti da tende e nemmeno porgli davanti dei mobiletti per nasconderli: si riduce la propagazione del calore, aumentando i consumi; per lo stesso motivo non devono essere costruiti dei controtelai che li "ingabbino" per renderli meno visibili. Di contro, per aumentare la resa, possiamo installare delle tavole isolanti sul retro. L'efficienza energetica può essere migliorata installando delle valvole di regolazione termostatiche piuttosto che manuali.
Quindi in conclusione ....
Sia per i consumi che per l'estetica la scelta del termosifone deve essere ben ponderata: se è vero che anche l'occhio vuole la sua parte, non bisogna mai sottovalutare l'effettiva capacità di riscaldamento dei caloriferi; in particolare, non bisogna mai prescindere dalle condizioni dello stabile in cui vogliamo installare il calorifero, quelle del singolo locale o dell'uso che ne faremo. Per un weekend in montagna, ad esempio, sarà essenziale avere uno chalet caldo in poco tempo: andrà bene un funzionale calorifero in alluminio che punta più sul calore che sul design, invece per un moderno studio professionale in città sarà meglio optare per una soluzione più alla moda come quella garantita dalle linee aggraziate dell'acciaio, capace di donare quel tocco che fa la differenza.