Trasloco e utenze energetiche: come fare?

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Di sicuro a tutti, prima o poi nella vita capita di dover traslocare. A prescindere dalle ragioni che spingono a cambiare casa ed indipendentemente dal fatto che vi spostiate di poche centinaia di metri, piuttosto che a migliaia di chilometri di distanza, il trasloco è sempre un momento di grande stress, dove ansie e preoccupazioni si vanno ad aggiungere a tutti i vari problemi pratici che in questi frangenti ci si trova a dover fronteggiare, ivi compreso la riattivazione delle varie utenze energetiche e di abbonamenti internet per l'abitazione . In realtà, anche i traslochi se affrontati per tempo, con serenità e con una certa organizzazione, magari facendosi aiutare da esperti del settore, non sono nulla di così trascendentale: l’importante è non farsi cogliere impreparati! Normalmente in questi frangenti tutti si immaginano sepolti dagli scatoloni ed il primo pensiero va, come ovvio, ai mobili e a tutto ciò che essi contengono. Quello che preoccupa maggiormente è proprio l’imballaggio, lo smontaggio, nonché lo spostamento di tutto quanto la vostra casa contiene. Attenzione però: quando si cambia casa è bene pensare per tempo anche al trasloco delle varie utenze, in particolar modo a quelle di luce e gas. Vediamo, allora, di capire molto brevemente come e quando attivare le forniture della nuova casa e come e quando chiudere quelle relative alla vecchia abitazione, in modo da evitare di ritrovarsi con tutto apparentemente a posto, ma senza luce o senza riscaldamento.

A quali utenze è bene pensare in caso di trasloco

In generale quando si parla di utenze ci si riferisce al gas domestico e alle offerte per l'energia elettrica, all’acqua ed in ultimo anche alla telefonia mobile ed eventualmente a pacchetti di Pay TV. Ovviamente, a seconda dei casi, potrebbe non essere necessario l’allaccio diretto ad alcune delle utenze suddette. Ad esempio, qualora nella nuova casa l’acqua sia gestita direttamente dal condominio, non bisognerà fare alcuna attivazione o comunicazione in merito, al massimo, se in essere, solo chiudere il vecchio contratto. Lo stesso dicasi per il gas: qualora nell’abitazione in cui vi state trasferendo il riscaldamento è centralizzato e in cucina utilizzate i fuochi ad induzione non avrete bisogno di alcuna fornitura. Vediamo ora come fare per avere tutto pronto e attivo nel momento in cui si entra nella nuova abitazione. Il primo consiglio riguardo al trasloco delle utenze (ma non solo) è quello di muoversi per tempo. Meglio avere un’utenza attiva in più piuttosto che trovarsi a dover entrare in una casa sforniti di acqua, luce o gas! Infatti, sebbene i tempi di attivazione siano generalmente brevi, non sono comunque immediati, e la possibilità che si verifichi qualche intoppo è sempre bene metterla in conto. Pertanto, è meglio inviare tutte le richieste necessarie almeno un mese prima rispetto alla data in cui pensate effettivamente di traslocare. In linea di principio, poi, prima di disattivare le vecchie utenze sarebbe sempre meglio appurare in prima persona che quelle nuove risultino già attive, prima di trovarvi addirittura due abitazioni di fatto entrambe inservibili.

Come procedere per il trasloco utenze

Prima di addentrarci negli aspetti pratici della questione, è bene chiarire che le utenze, sia della luce che del gas, non possono essere trasferite da una casa all’altra come si fa con i mobili! Ogni contratto è collegato ad un ben preciso contatore che si trova in un determinato luogo: l’unica cosa che si può fare è cambiare l’intestatario della bolletta e il gestore a cui far riferimento! All’atto pratico, innanzitutto, bisogna capire se la vostra nuova casa è anche una nuova costruzione, oppure se era già precedentemente abitata da un atro proprietario, o inquilino. Nel primo caso i tempi potrebbero allungarsi, perché la procedura risulta leggermente diversa dovendo richiedere la prima attivazione ad un fornitore di propria scelta, sempre dopo aver appurato che l’impresa costruttrice abbia già provveduto a dotare l’immobile di un proprio contatore. Qualora quest’ultimo dovesse mancare non solo dovrete mettere in conto una spesa di qualche centinaio d’euro in più, ma bisognerà soprattutto che abbiate pazienza (attendendo fin anche ad un paio di mesi), perché i tempi per i lavori di allacciamento degli impianti alla rete di distribuzione non sono mai immediati e dovrete anche aspettare che un tecnico esca ed installi il contatore. Al contrario, se pur essendo nuova la casa ha già un suo contatore, come per fortuna avviene nella maggior parte dei casi, allora basterà richiedere al fornitore la prima attivazione dell’utenza. In questo frangente potrete fare con tutta calma le vostre valutazioni, scegliendo nel mercato libero l’operatore in grado di offrirvi le tariffe più convenienti rispetto alle vostre esigenze specifiche. In tutti i casi, per l’attivazione del servizio vi sono sempre dei costi, che sono diversi a seconda che optiate per il regime di maggior tutela, per l’uno o per l’altro dei tanti operatori esistenti. Se la casa in cui vi state trasferendo era già abitata la procedura da seguire è differente e bisogna distinguere tra due frangenti: quello in cui è possibile fare la cosiddetta voltura luce e gas delle utenze e quella in cui invece è necessario un subentro, ovvero una riattivazione. Nel primo caso, qualora il vecchio proprietario non abbia ancora disdetto i suoi contratti per effettuare una voltura vi basterà fare una telefonata, comunicando gli estremi dell’utenza e i vostri dati. Da quel momento, senza alcun disservizio o interruzione di fornitura, il contratto sarà a vostro nome. Qualora invece il vecchio proprietario, magari perché non occupa più l’immobile da diverso tempo, abbia già disdetto i contratti e disattivato le forniture è necessario chiedere una nuova attivazione fornitura di luce e gas. Per il gas, se il contatore è stato sigillato deve uscire un tecnico a riaprirlo, con i tempi e i costi relativi. Dovendo procedere ad una nuova prima attivazione i tempi sono leggermente più lunghi, ma si ha il vantaggio di poter scegliere a proprio piacimento il fornitore. Comunque anche in caso di voltura nessuno vi vieta poi, dopo aver ricevuto la prima bolletta, di passare ad un altro fornitore senza costi aggiuntivi.

Ricordatevi di chiudere le vecchie utenze

Come ultima cosa, quando siete certi di aver attivato tutto nella vostra nuova casa e siete pronti a trasferirvi, prima di chiudervi la porta della vecchia abitazione alle spalle accertatevi di aver cessato tutti i contratti delle varie utenze, oppure, nel caso in cui subentri un nuovo inquilino o proprietario effettuate assieme a lui la procedura di voltura. È fondamentale: altrimenti vi ritroverete a pagare oltre alle vostre bollette anche quelle di qualcun altro! Infine, ricordate che per la telefonia fissa la disdetta deve essere effettuata al gestore di competenza, con almeno 30 giorni di anticipo, solitamente con lettera raccomandata a/r. Qualora vi trasferiate non molto lontano, all’interno del medesimo distretto telefonico e in un immobile che sia già provvisto di collegamento telefonico, volendo potrete mantenere il vecchio numero telefonico. Diversamente è necessario stipulare un nuovo contratto, cessando prima il vecchio e dovrete cambiare numero. Se poi proprio non potete vivere senza Pay TV ricordatevi anche il “trasloco” di quell’utenza, da richiedere, a seconda dei casi almeno 30 o 60 giorni prima del trasferimento.