Subentro o Voltura: Differenza, Costi, Tempistiche e i Rischi

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Ma quanto costa un nuovo contratto di fornitura di energia elettrica nei casi in cui esiste già l'allaccio alla rete elettrica? Potendo scegliere, è economicamente conveniente fare il Subentro o la Voltura? Quali documenti sono necessari? Posso cambiare subito il fornitore o prima devo fare un contratto con il vecchio fornitore? Se ti stai ponendo queste domande, proseguendo nella lettura troverai le risposte.

Quali le differenze tra subentro e voltura?

Cominciamo a chiarire il concetto di Subentro e Voltura: quando si deve stipulare un contratto luce per un appartamento o stabile già allacciato alla rete, si ricade nel caso di Subentro se il precedente intestatario ha chiesto la cessazione della fornitura; mentre si parla di Voltura se la fornitura di elettricità è ancora attiva, quindi il fornitore non interromperà la stessa, ma cambierà solo i dati del titolare del contratto.

I costi di Subentro e Voltura in regime di maggior tutela

I costi di Subentro e Voltura nel mercato di maggior tutela, sono fissati dall'Autorità per l'energia elettrica ed il gas, che nel caso non si richieda aumento di potenza contrattuale, sono pari a:

  • € 27,52 per oneri amministrativi;
  • € 23,00 contributo fisso;
  • € 14,62 imposta di bollo.

Quindi in maggior tutela il costo di Subentro e Voltura è pari a € 65,14, oltre l'eventuale deposito cauzionale a discrezione del fornitore di elettricità. Qualora, contestualmente al Subentro o alla Voltura, si richieda aumento di potenza contrattuale, il costo di cui sopra verrà aumentato di un ulteriore corrispettivo proporzionale alla nuova potenza richiesta ( per approfondimenti, leggi la guida all'aumento della potenza del contatore).

I costi nel mercato libero

Nel mercato libero, il costo del contributo fisso è determinato a discrezione del venditore, quindi per avere con certezza il costo finale di un Subentro o Voltura, bisogna interfacciarsi con il fornitore stesso. Per un eventuale richiesta di aumento potenza, valgono gli stessi discorsi fatti per il regime di maggior tutela. In tabella si riportano i costi per Subentro o Voltura, dei principali operatori a diffusione nazionali.

OperatoreSubentroVoltura
EDISON€ 50,52€ 50,52
ENI€ 80,00€ 80,00
ENEL ENERGIA€ 27,52€ 27,52

Quanto costa ad un erede in caso di decesso dell'intestatario

La voltura, in caso di decesso del precedente intestatario, funziona in maniera diversa rispetto a quella classica, in cui il precedente intestatario lascia la casa o l'appartamento. Per la precisione, si parla in questo caso di voltura con accollo (mentre la voltura senza decesso si chiama voltura senza accollo). La voltura con accollo si può fare anche in caso di separazione o divorzio, oltre che in caso di morte dell'intestatario precedente. La legge prevede infatti, in questo caso, l'assenza dei costi fintanto che l'unico cambiamento che viene fatto è l'intestatario della fornitura, cosa che implica lasciare la stessa tariffa, la stessa capacità del contatore e le stesse condizioni economiche precedenti. La differenza si specifica quando si va ad effettuare la voltura, che deve essere fatta necessariamente con l'operatore che già forniva l'energia elettrica o il gas (nel caso, possiamo cambiarlo successivamente); quando si richiede il tipo di operazione (voltura, subentro) bisogna specificare che si tratta di una voltura con accollo per decesso del precedente intestatario. La voltura è gratuita solamente se a chiederla è un familiare del defunto; nella normativa si parla di erede, ma non si intende l'erede in senso testamentario (che sarebbe più complesso), ma semplicemente l'erede della fornitura elettrica o del gas; in questo caso è necessario allegare alla richiesta di voltura un'autodichiarazione del fatto che siamo familiari della persona defunta, con indicato il grado di parentela e con il documento di identità allegato alla richiesta. La voltura può essere fatta come residente oppure come non residente; la differenza è lo stato della persona a cui verrà intestato il nuovo contratto. Per proseguire come residente, infatti, al momento della richiesta il familiare deve già essere residente nell'abitazione; in caso contrario, la voltura per decesso può essere fatta comunque, gratuitamente, ma la tariffa diventerà quella relativa ai non residenti, lasciando invariate tutte le altre condizioni economiche. Quanto detto sopra si estende anche al convivente more uxorio, che sta per "a modo di moglie" e identifica la persona convivente (compagna o compagno che sia) che già usufruiva della fornitura di energia elettrica. In caso le due persone, però, non fossero sposate, il convivente more uxorio (il/la compagno/a, insomma) doveva essere già residente nell'abitazione, perché se la residenza è da un'altra parte, sarà considerato un estraneo. In quest'ultimo caso si parla di voltura umana, che comprende il convivente more uxorio che però non era residente nell'abitazione (come abbiamo appena visto) e tutte le altre persone estranee (amici, parenti non familiari, conoscenti, proprietari dell'immobile di cui lui era affittuario) con cui il defunto aveva instaurato un rapporto di qualsiasi tipo ma che non sono familiari. Per la voltura umana i costi sono quelli della voltura standard che abbiamo visto nella parte precedente; cambia solamente il fatto che il precedente intestatario, per ovvi motivi, non può confermare la disdetta e non può nemmeno pagare le bollette non ancora saldate, che comunque non dovranno (o, meglio, non dovrebbero visti i vari casi riportati ad AAEGSI) essere addebitate a chi esegue la voltura umana. La voltura umana ha un costo fisso di 23/27 € (mercato tutelato/mercato libero) per gli oneri richiesti dallo stato, a cui si aggiungono le spese di voltura richieste dal singolo operatore dell'energia elettrica o del gas. Se non rilasciamo l'autodichiarazione in cui indichiamo di essere familiari del defunto, la voltura per decesso diventerà automaticamente una voltura umana, e la dovremo pagare come una voltura semplice. Ricordiamo infine che, nel caso in cui una persona erediti l'immobile, oltre alla voltura delle intestazioni deve essere eseguita anche la voltura catastale dell'immobile, ossia il cambio di intestatario, da comunicare sia all'Agenzia delle Entrate entro 30 giorni dal decesso, sia all'operatore dell'energia elettrica o del gas. Il subentro, invece, non distingue tra decesso e non decesso del precedente intestatario della fornitura, essendo questa interrotta.

Che documenti mi servono per fare voltura/subentro?

Per fare la voltura o il subentro bisogna avere a portata di mano una serie di informazioni essenziali perché il fornitore possa eseguire la pratica. Ricordo che la voltura deve essere fatta con l'operatore già presente nell'immobile in cui vogliamo attivare la fornitura, mentre per il subentro non è necessario, in quanto stiamo attivando una nuova fornitura. Quale sia il precedente operatore ce lo dice il precedente inquilino o l'agente immobiliare che si è occupato della pratica. I documenti da avere in questi casi sono:

  • I dati anagrafici di chi effettua la voltura o il subentro (nome, cognome, codice fiscale, indirizzo e-mail e un recapito telefonico, per le aziende anche il numero di partita IVA);
  • Il codice POD, per la voltura dell'utenza elettrica, e il codice PDR per il gas (cliccare per ulteriori informazioni);
  • Le autoletture dei contatori, che si possono fare direttamente dal contatore. Se sono incoerenti, verrà utilizzata la lettura del distributore (in sostanza, si paga di più per cui è bene non sbagliare);
  • In caso in cui abbiamo preso residenza nell'immobile, un'autodichiarazione della residenza; se la prenderemo nei giorni seguenti dovremo inviare in seguito all'operatore la dichiarazione di residenza rilasciata dall'ufficio anagrafe del comune in cui abbiamo preso residenza;
  • L'indirizzo a cui spedire le bollette e l'indirizzo a cui spedire le bollette di chiusura del precedente intestatario (ce lo dirà lui, solo in caso di voltura senza accollo);
  • I dati catastali dell'immobile, nonché tutti i dati che stabiliscono a che titolo occupiamo l'immobile (nel caso di affitto, i dati della registrazione del contratto all'Agenzia delle Entrate; i dati catastali di solito si trovano sul contratto di vendita/affitto dell'immobile);
  • I dati anagrafici del defunto (solo nel caso di voltura con accollo);
  • Per il gas, il tipo di utilizzo (Cottura+Acqua calda, Cottura+Acqua Calda+Riscaldamento, Cottura+Riscaldamento);
  • I dati bancari, se siamo interessati all'addebito su RID;
  • Una fotocopia del documento di identità valido.

La voltura ha effetto nel momento in cui facciamo richiesta; alcuni dati vengono registrati immediatamente (come quelli anagrafici), mentre altri dobbiamo inviarli, via mail o posta, in seguito dopo aver compilato gli appositi moduli. Poiché a volte ci sono problemi nelle pratiche, consiglio di chiamare l'operatore una/due settimane dopo la voltura per sapere se è andato tutto a buon fine; gli oneri di voltura e subentro si pagheranno nella prima bolletta che arriverà, e che sarà intestata a noi dal giorno in cui abbiamo fatto richiesta e dalla lettura inviata con l'autolettura. Ricordo infine che se eseguiamo la voltura del contratto di energia elettrica saremo automaticamente noi a pagare il canone rai, il cui importo sarà dilazionato sulle bollette dell'energia elettrica; dal momento della voltura, abbiamo 30 giorni di tempo per richiedere, se interessati, all'Agenzia dell'Entrate l'esenzione dal pagamento (se non abbiamo un televisore). L'esenzione va richiesta poi all'inizio di ogni nuovo anno, non è automaticamente rinnovata.

È possibile cambiare fornitore in fase di Voltura?

Quando dobbiamo effettuare una voltura o un subentro, di solito si pensa subito a scegliere un fornitore economico. Purtroppo, spesso questo non è possibile in quanto non tutte le tariffe che potete vedere, ad esempio nel nostro comparatore, sono disponibili per la voltura e per il subentro, ma sono disponibili solamente per quegli utenti che hanno già una tariffa attiva. Nel caso della voltura senza accollo è possibile cambiare fornitore prima di effettuare la voltura e finché la pratica non è conclusa; con il subentro non è così, perché essendo la linea già chiusa e il contratto con il vecchio fornitore già terminato, possiamo scegliere noi quale fornitore preferiamo.

Risparmiare nella voltura

In particolare, in caso di voltura bisogna tenere a mente che:

  • Il fornitore può essere un fornitore diverso da quello attuale (cambio fornitore con voltura, o switch con voltura);
  • Non tutte le tariffe sono disponibili per la voltura;
  • I costi di gestione della voltura da parte del fornitore cambiano, e sono assenti solo nel caso di voltura per decesso (mortis causa).

Nel caso di voltura, quindi, i costi della pratica possono variare. Per cui dobbiamo eseguire la pratica in modo obbligato (dipende dall'inquilino precedente) per poi, all'arrivo della prima bolletta in cui vengono addebitati i costi di voltura (e non i costi dell'energia elettrica/gas, che arriveranno solo successivamente), cambiare subito operatore. Facciamolo quanto prima per iniziare prima possibile a risparmiare. Con alcuni operatori, però, è possibile in caso di voltura (solo senza accollo) scegliere una nuova tariffa quando si inizia la pratica: valutiamola tra le tariffe che l'operatore propone per gli utenti che fanno la voltura e teniamo quella. Poi cambiamo comunque operatore, però: le offerte per voltura non sono mai economiche.

Risparmiare nel subentro

In caso di subentro, invece:

  • Il fornitore lo scegliamo noi;
  • Solo alcune tariffe sono disponibili per il subentro;
  • I costi di voltura cambiano da fornitore a fornitore, ma ci sono sempre.

Con il subentro abbiamo un po' di libertà di scelta in più. Infatti, potendo scegliere il fornitore possiamo per prima cosa consultare i costi sul sito dei vari fornitori, ed effettuare il subentro con quello che propone costi minori; al contempo, valutiamo anche le offerte disponibili per il subentro, per fare in modo che l'insieme "costi di voltura" + "prezzo dell'energia" sia più conveniente possibile. A questo punto aspettiamo, anche qui, la prima bolletta, e poi cambiamo operatore, perché troveremo di sicuro offerte più convenienti.

Scopri le Offerte luce

Come trovare la tariffa di energia elettrica migliore?

Se vuoi risparmiare scegliendo la miglior tariffa nei casi in cui è possibile farlo subito (vedi paragrafo precedente) potrai sfruttare due strumenti gratuiti: il comparatore offerte e la consulenza telefonica.

Il comparatore offerte luce

 Utilizzando il comparatore di offerte, avrai la possibilità di cercare solamente le tariffe disponibili per voltura e subentro, così da escludere quelle a cui non potremmo comunque aderire, almeno all'inizio; un buon modo per avere un'idea di quanto andremo a spendere: per iniziare la ricerca clicca sul bottone qui sotto.

La consulenza telefonica

Se, poi, avete bisogno di un'assistenza più precisa, potete rivolgervi al servizio di assistenza telefonica gratuito in cui l'operatore vi guiderà nella pratica di voltura e alla scelta della tariffa migliore per le vostre esigenze, il tutto gratis e senza impegno (scopri perché).